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Il primo giorno fuori dallo stato di emergenza fa da cornice all’anteprima di Tipicità Festival, il “Ri-Evoluzione Glocal Forum”, con la presenza di numerosi imprenditori del territorio e rappresentanti di piccole e medie imprese.
Saluti istituzionali da parte del Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, introdotto dal direttore di Tipicità, Angelo Serri. Conclusioni affidate al presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini ed all’assessore al bilancio della Regione Marche, Guido Castelli.
“Non ci siamo dati, ovviamente, l’obiettivo di trovare soluzioni subito – dice il DG del Banco Marchigiano, Marco Moreschi – ma abbiamo voluto fortemente avviare dei percorsi utili agli imprenditori del territorio che partano dalla raccolta dei loro fabbisogni, dalle difficoltà e dalle necessità delle loro imprese, attivare dei ragionamenti insieme per individuare interventi a loro supporto e aprire dei veri tavoli di lavoro per arrivare a proposte condivise ispirate da coloro che sono in prima linea ogni giorno nell’economia, nell’industria e nell’artigianato territoriale”.
Al glocal forum “Ri-Evoluzione” hanno preso parte il Direttore della sede di Ancona di Banca d’Italia Gabriele Magrini, il Magnifico Rettore UNIVPM Gian Luca Gregori, e poi rappresentanti del Portfolio Manager TenaxCapital, del Partner PwC (PricewaterhouseCoopers), lo Studio Impresa, il Gruppo Cassa Centrale e Route Capital Partners.
Da Magrini è arrivata una fotografia generale di trend nelle Marche. Interessante il dato che riguarda l’export delle imprese della nostra regione: esportiamo per più della metà in Europa e circa il 42% fuori dall’Europa con Paesi critici in questa fase come la Russia che rappresentano, su scala regionale, una quota minoritaria dell’export, circa il 2-3 %, quote basse che mettono l’economia regionale al riparo dai rischi, anche se alcuni territori come quello fermano sono molto più esposti.
Gregori ha fatto un accorato appella sulla perdita del capitale umano giovane e sulla necessità che le Marche si rendano più attrattive per le giovani generazioni. E poi il tema dell’innovazione e della formazione con le associazioni di categorie che possono giocare un ruolo determinante nel fare sintesi e attivare sinergie da questo punto di vista.
Si è parlato anche di accesso ai fondi Pnrr nelle Marche con Duranti, di Cassa Centrale. La nostra regione è in ritardo in uno dei settori più importanti della sua economia, quello del turismo: “solo 164 le richieste per 67 milioni, poche richieste, pochi fondi rispetto a quanto stanno facendo altre regioni”.
Non poteva mancare all’appello il tema dimensionale, trattato con Alberto Zanatta, director di PWC: “La ricerca di nuove dimensioni attraverso operazioni straordinarie di fusione e integrazione, cosiddette M&A, è stata affrontata con successo da circa 600 aziende negli ultimi 20 anni nelle Marche. Il timore iniziale del piccolo imprenditore di perdere la storia della sua impresa viene superato nel momento in cui, attraverso strumenti di private equity, l’imprenditore viene coinvolto in percorsi nuovi e condivisi di rilancio. E si rendono conto che l’operazione straordinaria, fatta in un certo modo, rappresenta una strada che funziona”.
Nella sessione dedicata a workshop voce agli imprenditori del territorio alla ricerca di avviare la ricerca di interventi condivisi a loro supporto.
Con Marco Carassai di Studio Impresa si è parlato di filiere, con aziende davvero straordinarie del territorio regionale capaci di rendersi virtuose anche in mercati bel oltre le Marche. Importante stimolare sinergie tra piccole e grandi imprese in un modello di filiera, stimolando la potenzialità di interazione tra queste imprese.
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